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C’ero una volta io! In quanti modi posso ri-conoscermi? – 7 maggio Webinar gratuito

Con grande piacere si profila all’orizzonte un nuovo appuntamento in collaborazione con Il Circo della Farfalla – Formazione e Consulenza Pedagogica!

Il 7 maggio ci prenderemo del tempo di qualità per “raccontarci a noi stessi” e agli altri traendo spunto da alcune tecniche narrative. Ognuno di noi è molto più che una storia e una biografia… Siamo gli autori del nostro libro di vita, possiamo “sfogliarci”, leggerci, scriverci e ri-scriverci! 🙂

Ecco il link per maggiori informazioni sull’evento e per iscriversi gratuitamente!

“I racconti sono l’utero della personalità, ci costruiscono e ci demoliscono. Ogni volta che scegliamo di raccontare una storia, noi diventiamo le nostre storie” – Miller Mair


23 marzo 2021: webinar “Essere fratelli nella disabilità” per genitori, educatori e insegnanti

Contenuti Formativi

Il legame fraterno è uno dei più significativi durante l’arco della vita. Ci sono casi in cui questo legame si caratterizza per la presenza in famiglia di un fratello o una sorella con disabilità di varia natura. Il ruolo degli altri figli, la relazione che si realizza tra loro e con i genitori e il mondo esterno (educatori, insegnanti…), possono diventare ancora più complessi e variegati e meritano un’attenzione particolare.

Cercheremo di esplorare tali esperienze uniche e personali dal punto di vista dei genitori e degli educatori esterni alla famiglia, per costruire insieme prospettive presenti e future e immaginare buone prassi che facilitino tutti coloro che, a vario titolo, sono immersi nell’esperienza e nel vissuto della disabilità.

  • Cosa significa essere fratelli nella disabilità? (Possibili implicazioni psicologiche, familiari, educative e sociali…)
  • Come essere facilitatori di pratiche inclusive?
  • SIB-LINKS: fare rete per sostenersi tutti

Incontro rivolto a

Genitori

Insegnanti

Educatori

Pedagogisti

Dettagli webinar

Data: 23 Marzo

Orario: 17.30 – 19.30

Costo: 20€

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI CLICCA QUI

IL CIRCO DELLA FARFALLA

Volontariato e formazione: incontri con i ragazzi del SCU – Università di Padova

Ricordo molto bene il mio anno da #volontaria del Servizio Civile  Nazionale presso il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova. Era il lontano 2008, ma il tempo che passa non scalfisce le esperienze significative della vita. Un anno impegnativo e formativo, grazie al quale ho potuto conoscere meglio alcune realtà del territorio, creare rete con colleghi che poi sono diventati amici e collaboratori, entrare in contatto con tante persone diverse (dai bambini nei doposcuola agli anziani soli nelle loro case), conoscere i loro mondi e “farmi le ossa” per la professionista che stavo diventando. Un anno molto diverso da quello che stanno vivendo attualmente i ragazzi e le ragazze impegnati nei loro progetti di Servizio Civile (nel frattempo diventato Universale).

Grazie ad una collaborazione come #formatrice con l’Università degli studi di Padova, ho avuto la fortuna di conoscere un piccolo gruppo di giovani volontari e volontarie con i quali ho condiviso un pezzetto di strada appena concluso. Devo dire che sono doppiamente da ammirare per la dedizione che stanno dimostrando nella loro scelta di vita in un anno che sta mettendo tutti così aspramente a dura prova! Oltre ad affrontare i temi previsti dal percorso formativo (se sei curioso di sapere quali sono leggi l’articolo fino in fondo!) ho sentito l’importanza e il dovere professionale di raccogliere le loro #fatiche, le loro #difficoltà, la #frustrazione che anche attraverso uno schermo trapelava dai loro sguardi, la stanchezza del periodo con tutte le limitazioni del caso, il repentino cambio di programma che i loro progetti hanno subito. E’ stato importante riflettere insieme sui #vincoli e anche sulle #possibilità di questo nostro presente, cercare di condividere le emozioni più scomode e difficili, per tutelare la salute psicologica non solo degli utenti con cui lavorano ma anche di loro stessi come volontari e come persone!

Tornare sul campo questa volta in veste di professionista mi ha fatto mettere in gioco una volta in più, mi ha fatto fare un salto indietro nel tempo a quella giovane volontaria che ero, ai sogni e alle speranze e alle ambizioni che avevo, ho potuto osservare quello che negli anni è accaduto, l’evoluzione incredibile a cui tutti noi siamo predisposti, se contemporaneamente accogliamo il #cambiamento e promuoviamo attivamente la strada migliore per noi!

Non possiamo sapere con certezza cosa ci riserva il #futuro, ma possiamo orientare la nostra bussola verso ciò che ci realizza, cercando di circondarci di persone con cui affrontare le tempeste, se ce ne saranno.

Per questo auguro a tutti i volontari di riuscire a sostenersi a vicenda per saper sostenere,

di riuscire a farsi aiutare per poter aiutare,

di scoprire le opportunità anche dove sembrano non esserci per saper trasmettere speranza nel futuro.

Se desideri conoscere i temi degli incontri, ecco una piccolissima anteprima di alcune diapositive, scrivimi in privato per approfondimenti o per organizzare un percorso formativo specifico!

  • DISABILITA’ COGNITIVA

  • BURNOUT

  • PROGETTARE L’INCLUSIONE NEL SOCIALE

#AccaddeInQuell’età – Incontri letterari, ottavo appuntamento

La rubrica letteraria mensile non si ferma!

Anche se le circostanze del periodo non ce lo permettono, oggi facciamo un viaggio, inventiamocene uno nei modi consentiti dalla #fantasia e #creatività, un viaggio tra le culture, tra le parole, tra i significati speciali che racchiudono!

Lasciamoci trasportare dai suoni e dalle immagini evocate da termini appartenenti a paesi anche molto lontani da noi,

scoprendo quanto in realtà possiamo essere vicini…

Buona visione cliccando sul seguente link alla mia pagina Facebook:

https://www.facebook.com/GiuliaTortorelliPsicoterapeutaPadovaVigodarzere/videos/1452330695141492/

#AccaddeInQuell’età – Incontri letterari, settimo appuntamento

Un dialogo tra un padre e una figlia, una scena di vita quotidiana, le domande curiose dei bambini e le risposte sincere degli adulti, l’Amore, un elastico, le cipolle…

Ci sono tutti gli ingredienti per una lettura mozzafiato! 🙂

Abbandoniamoci a questo tenero brano, buon ascolto e fatemi sapere cosa ne pensate!

#accaddeinquelletà #incontriletterari #storytelling #narrazione #leggerepercrescere #seleggoscopro #seleggoimparo #relazioni #amore #genitorifigli #padrifigli #coppia #famiglia #separazione #dialogo #psicologia #psicoterapia #psicologapadova #psicologavigodarzere #psicologionline

https://www.facebook.com/GiuliaTortorelliPsicoterapeutaPadovaVigodarzere/videos/286921889022894/

RITORNA IL FESTIVAL DELLA DISABILITA’ CREATIVA, QUARTA EDIZIONE!

Ci RIPROVIAMO e ci RITROVIAMO!

Ecco la nuova data dell’appuntamento con il 4° festival della #disabilitàcreativa che era stato sospeso la scorsa primavera, in collaborazione con Fondazione Aida e Disability Freedom.

Sabato 17 ottobre saremo insieme presso l’Auditorium Vivaldi di Cassola (Vi) con tutte le misure di sicurezza necessarie, per parlare di #inclusione, di #amore, di #relazioni, di #esperienze di #vita!

Sono molto emozionata (è il caso di dirlo!) anche perchè avrò l’occasione di conoscere personalmente Maximiliano Ulivieri, pioniere italiano del diritto all’affettività e alla sessualità nella disabilità.

Vi aspettiamo!

#AccaddeInQuell’età – Incontri letterari, sesto appuntamento

Per accogliere l’AUTUNNO, una nuova stagione della NATURA e del CUORE, un albo illustrato che ci ricorda il ritmo della VITA in ogni sua età!
“E poi viene il momento”, di Pierdomenico Baccalario
Ci regala con pochissime parole storie che si intrecciano e si ripetono sempre uguali e sempre nuove, come una matriosca senza fine. Perché fino alla fine c’è la possibilità di cambiare, di scoprire, di sperimentare… E se sentiamo di averci provato fino in fondo, anche la fine è un nuovo inizio!

https://www.facebook.com/GiuliaTortorelliPsicoterapeutaPadovaVigodarzere/posts/1550647278440137

#AccaddeInQuell’età – Incontri letterari, quinto appuntamento

Cos’è per voi la letteratura intesa come romanzo? E cosa la poesia? Quando ricorrete all’una o all’altra e perché?… Si impara sempre qualcosa… Anche preparando questo nuovo intervento della rubrica, ho avuto modo di soffermarmi una volta di più, io per prima, a riflettere su ciò che entrambe le forme espressive rappresentano per me, prima di scegliere una splendida poesia dentro cui immergermi con voi, venite a scoprirla!

BUON ASCOLTO!

https://www.facebook.com/GiuliaTortorelliPsicoterapeutaPadovaVigodarzere/posts/1523801417791390

#AccaddeInQuellEtà #IncontriLetterari #letteratura #poesia #seleggoscopro #seleggoimparo #storytelling #psicologia #psicoterapia #storie #viaggio #HermanHesse

#AccaddeInQuell’età – Incontri letterari, quarto appuntamento

Chiudiamo gli occhi e lasciamoci trasportare dalle ali della #fantasia per volare liberi da chi più amiamo, dove desideriamo essere, anche se le distanze sembrano difficili da colmare…

Questo delizioso libretto tascabile di cui parliamo oggi ci prende per mano per infonderci #fiducia sulla possibilità di abbattere muri, lontananze, nostalgie, incertezze e riprenderci ciò che più ci appartiene:

la #libertà di #sognare, sempre, per realizzarci oggi e domani!

#accaddeinquelletà #incontriletterari #narrazione #lettura #letteratura #prosa #poesia #storytelling #leggerepercrescere #seleggoimparo #seleggoscopro #RichardBach #Nessunluogoèlontano #famiglie #famiglieingioco #psicologianarrativa

https://www.facebook.com/GiuliaTortorelliPsicoterapeutaPadovaVigodarzere/videos/1239101153104351/

I “buoni ingredienti”… Quanto basta!

Quando ero bambina osservavo spesso mia mamma intenta a preparare con nonchalance uno dei tanti dolci che serviva poi come assi nella manica ad ogni occasione, anche quando una vera e propria occasione non c’era. Restavo sempre affascinata dalla sua maestria e abilità: sembrava una maga, quando brandiva le sue fruste incantate capaci di trasformare in neve qualsiasi albume! Era anche un po’ una chimica, alle prese con bilance, pesi e misure, solidi e liquidi da mescolare con cura. Faceva la cronista, poiché mi raccontava per filo e per segno i passaggi necessari per il procedimento svelandomi i trucchetti del mestiere; e contemporaneamente come un’attrice cantava, rideva… E mentre il dolce era in forno allestiva la cena, seguiva un TG, attaccava un bottone… Credo sia scaturito da lì il mio concetto di multitasking, o per dirla con più affetto, di “mamma tuttofare”, che si mantiene tutt’oggi! 

Ma tornando ai dolci, io prendevo appunti nel mio ricettario improvvisato (che negli anni ahimè non si è rivelato così produttivo!) e arrivava sempre il momento in cui dovevo confrontarmi con quello che al tempo mi sembrava un mistero, un limite difficile da comprendere: “Quanta farina serve?” chiedevo da piccola aiutante volenterosa. “Quanto basta!” rispondeva la maga, come fosse una formula magica, prendendo il mattarello! “Che significa quanto basta? Come faccio a saperlo? Quant’è QUANTO BASTA?” replicavo incredula. “Quanto basta lo senti al tatto nella consistenza, lo vedi al colore, lo percepisci dal profumo… Quanto basta dipende anche dagli ingredienti che usi… E lo impari facendo e rifacendo, provando e riprovando… Te lo insegna l’esperienza

Io questa esperienza non la trovavo mai scritta nei libri di cucina, faticavo davvero a rendermi conto di cosa volesse dire mia mamma e mi meravigliavo di come potesse azzeccarci ogni volta realizzando torte e biscotti buonissimi, pur andando “a tentoni” dal mio punto di vista, così poco attenta alla precisione. Il tempo mi ha aiutato a comprendere… 

 

E forse proprio oggi ho realizzato…

Al termine di una videochiamata Skype con una persona che sto seguendo in un percorso di studio per l’esame di abilitazione alla professione di psicologa, ci siamo soffermate a riflettere sui contenuti del suo apprendimento, sulle nuove strategie messe in atto, sui miglioramenti che percepiamo… ma non solo. Ad un tratto questa persona ha cominciato a condividere molto di più. Mi ha raccontato di quegli INGREDIENTI essenziali per lei nella nostra RELAZIONE che più di ogni libro, più di ogni tecnica di studio le sono serviti e le stanno servendo per intraprendere il cammino. La sua ricetta personale, frutto della sua storia di vita, riassumendo prevede più o meno questo:

  • L’importanza di non sentirsi giudicata. Nella nostra preparazione all’esame procediamo per tentativi, per prove ed errori, cercando sempre di comprendere cosa ha funzionato meglio e perchè e di riproporlo trovando varianti creative. Di fronte ad un errore, ad una incomprensione, non ci poniamo come fosse un fallimento, men che meno un fallimento di lei come persona! Ma cerchiamo di capire dov’è il blocco, che cosa ha portato a sbagliare o a fare fatica, come mettere a frutto questa scoperta. Questo atteggiamento, mi ha confidato, le ha permesso un po’ alla volta di affidarsi e di…   
  • Sentirsi accolta. Nella sua complessità, nelle fatiche e nelle risorse, nei momenti di entusiasmo e gioia come in quelli di sconforto e insicurezza. Ha scoperto che è essenziale per lei non sentirsi abbandonata o rifiutata. Sentire di andare bene così e percepire di avere accanto qualcuno che la guardi non solo come una “abilitanda” alle prese con casi clinici e progetti, ma come una donna a tutto tondo che si sta dando un’importante opportunità di riscatto e soddisfazione nella vita, sfruttando al meglio le sue caratteristiche e qualità. 

Ciò che la sta aiutando inoltre è il… 

  • Crederci insieme: “Anche quando non ci credo più io per prima, ci credi tu”, esclama! Sperimentare una fiducia condivisa nelle sue capacità, indipendente dal risultato finale ma costruita partendo da lei. 

E ultimo ma non ultimo dei regali che questa persona mi ha fatto con la sua “ricetta”…  

  • Sentire di avere “un suo posto” nella relazione con me. Un posto diverso da quello che ha nella relazione con chiunque altro: “Non sei per me un’amica, una parente, una docente… non sei nemmeno la mia terapeuta [il nostro rapporto di lavoro è formativo, in questo caso]. Sei una persona, una collega che ha DOSATO competenze teoriche e relazionali QUANTO BASTA; e spesso sono stati molto più importanti questi INGREDIENTI umani per sostenere il mio percorso”!         

…E ritorno in un attimo ai dolci di mia mamma, a quegli sbuffi di farina che mi sembravano buttati lì in maniera casuale ma che casuale non era affatto. Lei aveva (ed ha) una RELAZIONE stretta con ciò che crea, con tutti gli ingredienti riuniti in consesso per un unico fine: un dolce spettacolare! Ci sono senza dubbio indicazioni importanti da seguire scritte nei libri di cucina, procedure da conoscere, tempi da rispettare, strumenti da saper maneggiare. E c’è ANCHE, non meno importante, la famosa ESPERIENZA, quell’imparare facendo che aiuta un po’ alla volta a sintonizzarsi con se stessi e con gli altri e infonde “quel pizzico di sale” (iodato o emotivo!) che può fare la differenza. 

Tutto ciò dal mio punto di vista è la linfa del lavoro che cerco di portare avanti con le persone, formativo e di supporto psicologico:

non può mancare la preparazione professionale, è la base solida della relazione, è la RICETTA.

Ma non può mancare nemmeno quella conoscenza intima di se stessi e delle proprie “migliori qualità” (come le definiva un mio maestro) da mettere in campo nel senso più umano, da dosare con attenzione se/come/quando necessario per un buon andamento del lavoro.

QUANTO BASTA per non esserne del tutto carenti e per non eccedere pericolosamente. Accettando quel grado di incertezza insito in ogni relazione, che rende tutto più flessibile e creativo.    

Se dal lato culinario la mia carriera non è proseguita degnamente, nel mio percorso professionale la strada fatta fin qui è stata interessante e ne ho ancora moltissima da fare. Mi auguro di continuare a scoprire insieme a colleghi, collaboratori e pazienti ricette nuove, ingredienti e dosi personali e professionali, miei e degli altri, con cui raccontarsi e sperimentarsi.

Nel frattempo, vi faccio anche io un regalo: la ricetta delle

CIAMBELLINE AL VINO

 uno dei più semplici e buoni “misteri culinari” della mia infanzia!

Questi sono gli ingredienti calcolati e quantificati su richiesta della sottoscritta! 

300 grammi (circa!) di farina 00

100 grammi (più o meno!) di zucchero / olio di semi / vino bianco

100 grammi (suppergiù!) di fecola di patate

Mezza bustina di lievito

1 pizzico di sale

PROCEDURA:

Mescolare rapidamente con una forchetta in una terrina olio, zucchero, vino, lievito, 1 pizzico di sale. 

Aggiungere poi gradualmente la farina e la fecola setacciate, fino a raggiungere un composto di media morbidezza (…ecco che interviene l’ingrediente esperienza!).

Adagiarlo su un piano di lavoro e impastare velocemente, utilizzando altra farina se serve per evitare che si attacchi alle mani e alla tavola. Al raggiungimento della “giusta consistenza” (…) dividere il composto in grossi blocchi di pasta e lavorarla per ottenere delle strisce lunghe e tozze. 

Ogni striscia deve essere poi tagliata a pezzetti, chiusi a formare tante ciambelline da intingere nello zucchero su un lato solo e infornare per 30 minuti circa, a 180° di temperatura, disponendo la teglia sulla parte media del forno. 

Un biscotto della tradizione legato ad affetti e insegnamenti!

Buon appetito!