SERVIZI
CONSULENZA, SOSTEGNO, PSICOTERAPIA
Ricevo su appuntamento nei miei studi di Padova e Vigodarzere e anche in modalità ON-LINE attraverso l'uso di piattaforme semplici e sicure (es. Skype, Zoom, Meet). Offro colloqui per minori (dopo consulenza con i genitori) e adulti (individui e coppie) che stanno attraversando una fase di vita complessa, un momento di cambiamento difficile o che desiderano fare chiarezza in se stessi e nelle loro relazioni attraverso un confronto aperto e alla pari con un professionista.
In situazioni di grave impossibilità motoria
posso garantire sostegno psicologico a domicilio.
Il mio approccio si rifà alla psicologia dei costrutti personali (per maggiori info leggi sotto).
Le prestazioni sanitarie sono esenti IVA, detraibili al 19% dall'IRPEF allegando la fattura di ogni prestazione alla Dichiarazione dei Redditi.
Che cos’è la Psicoterapia Costruttivista
La prospettiva costruttivista parte dall’idea che ognuno di noi abbia il proprio modo di dare senso alle esperienze e alle relazioni che intrattiene con gli altri. Ogni persona è come un ricercatore che fa le sue ipotesi sul mondo e le testa per verificare la loro utilità. Ciascuno può essere considerato quindi il massimo esperto di se stesso e dei suoi significati.
Il disagio psicologico emerge quando il modo con cui la persona affronta i problemi "non funziona più" e qualsiasi alternativa è impraticabile: l’unica chiave che si ha a disposizione per stare bene non risulta più efficace.
La psicoterapia costruttivista è un percorso attraverso cui l’individuo, la coppia o la famiglia vengono aiutati a ridare un senso alle proprie esperienze cercando nuovi modi per affrontare i problemi. L’obiettivo è quello di accompagnare la persona in un processo di cambiamento lungo direzioni nuove ma percorribili dal suo punto di vista.
La relazione terapeutica rappresenta il canale principale di questo processo: il terapeuta è presente come esperto del cambiamento, la persona che porta un disagio è esperta dei propri significati e problemi. Possiamo vedere questa relazione come un laboratorio in cui insieme si conducono nuovi esperimenti, testandone l’utilità prima di portarli nella propria vita quotidiana dove cambiare spesso è complicato. Alcune tecniche verbali e non verbali possono essere utilizzate per favorire la relazione, promuovere la creatività, esplorare i cambiamenti possibili e la loro percorribilità.
La psicoterapia costruttivista si rivolge ad individui (adulti, adolescenti e bambini), coppie e famiglie ed è organizzata in sedute di 50 minuti, generalmente a cadenza settimanale o quindicinale. L’intero percorso non è prevedibile in termini di durata, tuttavia viene monitorato all’interno della relazione tra la persona e lo psicoterapeuta. Il costo di ogni seduta viene concordato all’inizio del percorso.
Institute of Constructivist Psychology
Scuola di Psicoterapia Costruttivista e Attività Clinica
Centro di Psicoterapia Costruttivista (CPC)
email: scuola@icp-italia.it
web: www.icp-italia.it
Società Costruttivista Italiana
Associazione di Promozione Sociale
email: info@costruttivismo.it
Via Martiri della Libertà, 13 - 35137 Padova - Tel/Fax 049 8751669
Consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia
Le differenze
Grado di competenza e formazione richiesta all’operatore
- Per condurre colloqui di consulenza e sostegno psicologico occorre essere laureati in psicologia ed aver superato l'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione. Solo chi è iscritto ai registri del proprio Ordine regionale (consultabili online) può effettivamente esercitare.
- Per condurre un percorso di psicoterapia, lo psicologo abilitato deve frequentare una scuola di specializzazione di ulteriori 4 o 5 anni e, superato l'esame per l'abilitazione all'esercizio della psicoterapia, iscriversi all'albo come psicoterapeuta.
Livelli di complessità dei problemi affrontati
- Per consulenza si intende una richiesta di consultazione con lo psicologo rispetto ad una tematica piuttosto specifica e circoscritta (un momento di crisi, di stress, un cambiamento temporaneo...). Può essere un'utile occasione di riflessione e di approfondimento sugli aspetti psicologici relativi al problema sollevato. L’obiettivo è quello di aiutare la persona in un tempo relativamente breve (2-3 incontri).
- Con sostegno psicologico si fa riferimento ad un percorso più continuativo, la durata è comunque variabile da caso a caso. L’attività "…comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e d’intervento per la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità…" (tratto dal Codice Deontologico degli psicologi Italiani). L'intervento consiste in un confronto aperto e costruttivo tra professionista e cliente, volto a recuperare e sostenere le condizioni di benessere.
- Con psicoterapia ci si riferisce alla presa in carico da parte di uno psicoterapeuta, che va ulteriormente in profondità e prevede l’utilizzo di tecniche specifiche a seconda della teoria di riferimento del professionista stesso. Anche la durata dell’intervento è solitamente più lunga e strutturata e varia rispetto all'approccio del terapeuta, alla gravità del disturbo lamentato dalla persona, alle risorse in campo disponibili etc.
In tutti i casi
Lo psicologo e lo psicoterapeuta possono aiutare e supportare in un percorso di cambiamento ed evoluzione: non danno consigli, non danno risposte preconfezionate, non risolvono le situazioni al posto degli altri, non possono prescrivere farmaci. Sostengono lo sviluppo dell’individuo, della coppia, della famiglia, del gruppo, di una realtà sociale, scolastica o lavorativa verso l'acquisizione di una maggiore consapevolezza, per individuare le risorse e le modalità necessarie ad affrontare autonomamente le difficoltà presenti.
Gli strumenti principali per perseguire questi obiettivi sono il colloquio e la relazione interpersonale fra cliente e professionista. Psicologo e psicoterapeuta non operano soltanto in campo riabilitativo e strettamente clinico ma lavorano in molti ambiti della vita, non solo problematici: prevenzione, sport, azienda, formazione, scuola, marketing, genitorialità, riqualificazione degli spazi urbani… Perciò si interfacciano con tanti target diversi: bambini, anziani, coppie, famiglie, giovani, enti etc.
Per questo sono chiamati a collaborare in équipe con altre figure professionali (medici di base, psichiatri, nutrizionisti, fisioterapisti, insegnanti, manager, assessori...) per garantire il massimo livello qualitativo di sostegno al lavoro con il cliente.
Tempi e costi
La frequenza degli incontri clinici (una o più volte a settimana, ogni 15 giorni, una volta al mese...) e la loro durata (min. 50 minuti) dipendono:
- Dal tipo di percorso di cui sopra,
- Dal modello teorico di riferimento del professionista,
- Dal tipo di cliente (singolo, coppia, famiglia...)
- Dalla questione presentata…
e possono essere modificate in itinere in base all’evoluzione della situazione.
Al termine del percorso possono essere previsti degli incontri periodici di controllo.
Tutto ciò che riguarda la collaborazione che lo psicologo e lo psicoterapeuta propongono al proprio cliente (onorario, tempistiche, presupposti e modalità di lavoro, gestione degli appuntamenti...) deve essere discusso e concordato. E' prevista la stipula di un vero e proprio contratto professionale tra il cliente ed il professionista, che comprende la tutela della privacy (obbligo del segreto professionale) e il consenso informato alla prestazione.
Sistema tessera sanitaria
Informazioni normative
Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2016 è stato pubblicato il Decreto, firmato in data 1° settembre, con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ampliato la platea dei soggetti obbligati alla comunicazione dei dati al “Sistema Tessera Sanitaria”. Tale ampliamento si è reso necessario al fine di portare a completamento il progetto “730 e Unico PF precompilati” avviato dall’Agenzia delle Entrate nell’anno 2014 ed ancora oggi in fase di sviluppo. Con tale progetto l’Agenzia delle Entrate ha avviato un servizio a favore dei contribuenti attraverso il quale, accedendo alla propria area riservata del sito www.agenziaentrate.gov.it è possibile visualizzare il proprio modello 730 o il proprio modello Unico parzialmente precompilati nelle sezioni relative agli immobili posseduti, ai redditi conseguiti ed agli oneri detraibili sostenuti nell’anno, tra cui appunto gli oneri relativi alle spese sanitarie.
Fino al Settembre 2016 erano obbligati alla comunicazione dei dati al “Sistema Tessera Sanitaria” solo gli iscritti all’Albo dei Medici chirurghi e degli odontoiatri. A seguito della pubblicazione suddetta, sono obbligati alla trasmissione dei dati anche gli iscritti agli Albi professionali degli Psicologi. Il nuovo obbligo di comunicazione ha valore retroattivo, ciò significa che riguarda anche i dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, indipendentemente dalla data di emissione della fattura, in modo tale che i dati trasmessi possano essere utilizzati già a partire dalle dichiarazioni dei redditi precompilati 730/2017 e Unico PF 2017.
Cosa cambia?
Quello che cambia per il cittadino è il fatto che, al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico), troverà già inseriti nella parte precompilata i dati relativi alle prestazioni psicologiche effettuate (che sarà stata cura del professionista trasmettere all'Agenzia delle Entrate nei termini previsti). Ciò significa che questi dati risulteranno accessibili anche alle persone alle quali il soggetto è fiscalmente a carico (per esempio i genitori o il coniuge). Il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) si è espresso considerando questo provvedimento una sostanziosa agevolazione burocratica nei confronti dei pazienti ma allo stesso tempo ha sottolineato come in determinate situazioni esso possa risultare lesivo del diritto alla privacy. Nel caso in cui qualche paziente non fosse d'accordo nel fare sì che lo psicologo comunichi i suoi dati al “Sistema Tessera Sanitaria”, esiste il modo di opporsi.
Come opporsi?
L'opposizione può essere espressa verbalmente dal paziente direttamente allo psicologo al momento dell'emissione della fattura e richiede solo che il professionista annoti sulla fattura una apposita dicitura di opposizione. Tale opposizione non pregiudica la detrazione della spesa, comporta esclusivamente che la fattura verrà trasmessa al Sistema TS ma senza l’indicazione del codice fiscale (Art. 4 del D.M. 16/09/2016 e del Decreto del MEF del 19/10/2020 art. 2 comma 2 sezione “c”). La spesa sostenuta non verrà quindi inserita automaticamente nella dichiarazione dei redditi precompilata ma potrà essere aggiunta autonomamente dall’interessato.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it
Carta dei diritti del consumatore-utente delle prestazioni psicologiche
La Carta dei Diritti è uno strumento per orientare il consumatore-utente ad un uso consapevole e responsabile delle prestazioni psicologiche. La carta è frutto di un accordo tra Associazioni dei Consumatori e Ordine Nazionale degli Psicologi per tutelare i consumatori-utenti nel rapporto con gli psicologi iscritti all'Albo aderenti all'iniziativa.
Gli obiettivi della Carta dei Diritti sono:
- Migliorare la qualità del rapporto con il professionista psicologo;
- Garantire la tutela della salute del consumatore-utente;
- Affermare il diritto del consumatore-utente a ricevere un contratto trasparente;
- Informare il consumatore-utente sulla possibilità di dare avvio a procedure di conciliazione in caso di reclamo o contenzioso;
- Facilitare l'accesso alle informazioni;
- Rendere consapevole il consumatore-utente dei propri diritti.
Allegati
Accordi, protocolli di intesa e convenzioni
Il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (CNOP) ha stipulato molteplici convenzioni con differenti categorie professionali, ai cui aderenti sono riservate tariffe agevolate per la prestazioni psicologiche richieste. Come professionista aderisco alle seguenti (cliccare su ciascuna voce per accedere alla documentazione):
-Protocollo di intesa con l'Arma dei Carabinieri
-Protocollo di intesa con FISDE-ENEL
-Protocollo di intesa con l'Associazione l'Altra metà della divisa, Rete supporto famiglie militari
-Protocollo di intesa con Dipartimento Amm. Penitenziaria (DAP)
-Protocollo di intesa con Guardia di Finanza
-Accordo con Polizia Penitenziaria
-Accordo con Associazione consulenti del lavoro
-Adesione alla Carta dei diritti del consumatore
Come iscritta all'Ordine Psicologi Veneto, aderisco anche al
-Protocollo di intesa con il Collegio IPASVI degli Infermieri di Padova
Se rientri in una di queste categorie e puoi usufruire delle specifiche agevolazioni, non esitare a comunicarmelo in occasione del primo contatto!
Quello che sembrava un inciampo è diventato un gradino per raggiungere la meta
Minor White
GENITORIALITÀ E RELAZIONE CON I FIGLI
Lavoro insieme a singoli genitori, coppie e in piccolo gruppo attraverso percorsi di sostegno alla genitorialità:
- Aspetti psicologici della gravidanza, del parto e del periodo post-natale
- Presa in carico della famiglia in caso di diagnosi di patologia del figlio
- Laboratori esperienziali di crescita personale attraverso l’utilizzo di tecniche narrative (fiaba, autobiografia, storytelling...)
- Serate di incontro e in-formazione su tematiche di interesse familiare, affettivo, educativo (es. la gestione di una separazione, l'arrivo di un fratellino/sorellina, il rapporto con i nonni...)
Lavoro con i bambini e i ragazzi individualmente, in piccolo gruppo e nel contesto scolastico proponendo percorsi mirati:
- Impariamo a studiare: come acquisire strategie di apprendimento efficaci e sviluppare il proprio metodo di studio
- Ogni storia è un bambino, ogni bambino è una storia: laboratori creativo-educativi con le fiabe
- Laboratori esperienziali per favorire la socializzazione fra pari e la conoscenza di sé: emozioni, comunicazione gestione dei conflitti
Ci dicono che fare il genitore sia il mestiere più difficile di tutti.
E se spostassimo per un attimo l’attenzione dal “fare” ad “essere” genitore?
I precetti, le formule standard, i doveri legati ad un ruolo così importante, pur non cadendo nel dimenticatoio, possono lasciare spazio alle caratteristiche personali di ciascuno. Partendo dall’esplorazione e dalla valorizzazione di “che genitore siamo” possiamo conoscere noi ed i nostri figli sotto luci differenti.
E sperimentare giorno per giorno che genitore vogliamo essere.
Non dimentichiamoci poi che anche “essere figli” è un “mestiere complesso”!
Crescere scoprendo ed esprimendo se stessi, apprendere per prove ed errori, passando attraverso continue fasi e sfide evolutive.
Con i ragazzi è altrettanto importante porre molta attenzione alle particolarità e predisposizioni di ciascuno, per aiutarli a conoscere e sviluppare i loro punti di forza.
Questi sono i presupposti del mio modo di lavorare con adulti e bambini: il rispetto per l’altro come persona globale, il desiderio di conoscere il mondo attraverso i suoi occhi per favorire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie relazioni. E rendere così possibile un cambiamento delle situazioni che ci creano difficoltà, in vista di un maggiore benessere.
Non parlate “ai” vostri bambini, prendete i loro visi tra le mani e parlate “con” loro
Leo Buscaglia
DISABILITÀ
All'interno del vasto "universo-disabilità", mi occupo in particolare di quattro aree di intervento:
- Sostegno genitoriale/familiare in casi di diagnosi patologica pre/post natale di un figlio (es. sindrome di Down)
- Consulenza, sostegno individuale e percorsi di gruppo per i siblings: fratelli e sorelle di persone con disabilità
- Consulenza, sostegno individuale e percorsi di gruppo per i caregivers familiari: chi si prende cura di un proprio caro che versa in condizioni di non autosufficienza o difficile gestione quotidiana
- Supervisione di equipe a educatori, operatori socio-sanitari (OSS), infermieri, personale che assiste nel proprio lavoro persone con disabilità
Universo disabilità
Quando si sta per diventare genitori tutte le prospettive sulla vita futura mutano enormemente. Oltre ai preparativi e ai cambiamenti concreti in previsione del nuovo arrivo, si innescano in maniera spontanea una serie di fantasie, sogni, immaginazioni relative sia al nascituro sia a se stessi come individui e come coppia. Questo momento solitamente positivo e festoso può cambiare bruscamente colore nel momento in cui viene diagnosticata (prima o immediatamente dopo la nascita) una patologia al bambino.
Non è semplice da parte del personale sanitario effettuare una comunicazione simile, né tantomeno riceverla inaspettatamente per i genitori.
E’ necessario ricostruire in maniera sostanziale quelle fantasie e quei sogni che avevano accompagnato finora, compiere delle scelte a volte molto difficili, immaginare un futuro differente.
I genitori e i familiari in genere possono sentire il bisogno dell’appoggio di figure professionali che li accompagnino e li sostengano in questa elaborazione e li aiutino a compiere proprio quel processo di ricostruzione.
Anche il personale sanitario può avvalersi della professionalità dello psicologo per incrementare le proprie competenze e abilità comunicative ed empatiche in contesti così delicati e emotivamente complessi.
Dalla parte dei siblings
Il legame fraterno è uno dei più significativi per la crescita di ciascuno.
Ci sono casi in cui questo legame si caratterizza per la presenza in famiglia di un fratello o una sorella con disabilità di varia natura, sia fisica sia psichica.
Il ruolo degli altri figli si fa ancora più complesso sia nel rapporto con i genitori sia con i loro fratelli. E spesso proprio i così detti sani, non ricevono l’attenzione adeguata alla situazione, che comprensibilmente punta i riflettori sul bambino malato.
Partendo dal presupposto che il loro contributo è fondamentale nel percorso di crescita dei fratelli/sorelle con disabilità e che loro stessi meritano di essere accolti e accompagnati in questo processo, nel mio lavoro cerco di esplorare e valorizzare le loro esperienze, compiendo un piccolo grande viaggio nel loro mondo.
Per scoprire che la loro identità ed esperienza non si esauriscono nella definizione “sono fratello/sorella di…”.
Prendersi cura di un proprio caro
“Caregivers familiari”: coloro che affiancano costantemente il percorso di vita di un proprio caro che versa in condizioni di non autosufficienza o difficile gestione quotidiana.
Anche in questo caso l’attenzione ricade solitamente sulla sofferenza dell’assistito, mentre vengono sottovalutate spesso le possibili ricadute emotive, fisiche e di benessere globale su chi esercita questo accudimento amorevole e complesso.
L’Italia è uno dei paesi che non ha ancora sancito in favore dei caregivers quei diritti fondamentali di tutela (sociale, economica, sanitaria…) che dovrebbero loro appartenere per il fatto di svolgere, concretamente, un impiego a tempo pieno oltretutto molto provante, ma non retribuito e non riconosciuto.
Nel mio lavoro intendo volgere lo sguardo e sostenere proprio coloro che “si prendono cura di…” per prevenire l’insorgenza di disagi personali e supportare il loro prezioso servizio.
Chi decide chi è normale? La normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia
Alda Merini
FORMAZIONE E DIVULGAZIONE
Mi occupo di formazione e divulgazione psicologica rivolta alla cittadinanza attraverso:
- Serate informative e conoscitive
- Percorsi esperienziali in piccolo gruppo
- Corsi di formazione specifica
Propongo:
- Incontri divulgativi su argomenti specifici (es. relazione genitori-figli; il dialogo fra mente-corpo; l'importanza del sogno nella vita quotidiana...);
- Utilizzo di tecniche narrative come mezzi creativi di espressione di sé;
- Gruppi di auto-mutuo aiuto e di sostegno (vedi la sezione Disabilità);
- Consulenza ai neo-colleghi che si stanno avviando alla professione.
Credo che la psicologia come disciplina debba scrollarsi ancora di dosso molti luoghi comuni e pregiudizi che si porta dietro da vecchi retaggi culturali.
Allo stesso tempo, può avvicinarsi maggiormente alla popolazione e al vivere quotidiano, portando le sue potenzialità in moltissime applicazioni: non solo il disagio ma anche la prevenzione e promozione del benessere; non solo la seduta di un'ora, ma anche gli interventi nella scuola, nello sport, nella comunità.
A tutto questo possiamo contribuire in primo luogo noi psicologi, proponendoci attraverso canali alternativi e facendo conoscere in modo semplice e creativo le nostre competenze.