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…Da che punto guardi il mondo tutto dipende…

…Recitava così una bella canzone di Jarabe De Palo, molti anni fa. Oggi presento un libro dinamico e originale proprio sul tema delle diverse prospettive che ciascuno di noi può avere sul mondo, su se stesso, sugli altri. A seconda dello sguardo che abbiamo, cambia ciò che osserviamo e come questo ci fa sentire. 

“Quelli di sopra e quelli di sotto”

(Paloma Valdivia – Ed. Kalakandra)

Quelli-di-sopra-e-quelli-di-sotto

Copertina: una riga orizzontale delinea i due mondi, quello di sopra e quello di sotto, con case, uccellini e una simpatica giraffa che allunga il collo dall'uno all'altro mondo.

L’albo si basa tutto sul cambiamento del punto di vista, che ruota di continuo. Ci sono due paesi con i rispettivi abitanti: quelli del mondo di sopra e quelli del mondo di sotto. Si sussegue una disamina di ciò che accade di qua e di là, come vivono gli uni e gli altri, l’alternarsi delle stagioni, i pensieri che gli abitanti stessi rivolgono a quelli dell’altro mondo… L’orientamento del libro permette letteralmente di giocare a scoprire, pagina dopo pagina, quanto gli abitanti del mondo di sopra si credano diametralmente opposti agli abitanti del mondo di sotto e viceversa… Ma sarà davvero così?! 

Quelli disopra e quelli di sotto

Pagina dell'albo: gli abitanti del mondo di sopra sono in tenuta estiva, quelli del mondo di sotto in tenuta autunnale. "Quando quelli di sopra portano il costume da bagno, quelli di sotto hanno l'ombrello".

Con simpatia e semplicità, gli spunti di riflessione che questo albo regala sono veramente notevoli: dove sta la diversità, su cosa si basa la conoscenza dell’altro, da dove nasce la paura che a volte si può provare pensando ad un mondo sconosciuto e (forse?) molto diverso dal nostro? Non a caso utilizzo la parole RIFLESSIONE: nel senso più classico di ragionamento, ma anche nell’accezione metaforica del RIFLETTERSI e SPECCHIARSI reciprocamente, ROVESCIARE le prospettive che diamo per scontate…

E’ un invito per tutti a fare qualche volta lo stesso esperimento in forma di gioco: guardare il panorama che ci circonda attraverso gli “occhi degli altri”, indossare le loro scarpe e percorrere la strada come farebbero loro. Cosa ci accomuna – Cosa ci differenzia dai nostri amici, parenti, insegnanti, genitori, figli…? Scoprirlo può aiutarci a comprenderci meglio? Cambia il modo in cui entriamo in relazione?

Se mettiamo alla prova ciò che crediamo di sapere sul mondo e sulle persone, se non diamo tutto per scontato, possiamo offrirci l’opportunità di stupirci, di aprire gli orizzonti e magari avvicinarci un po’ di più anche a ciò che ci spaventa, poiché lo riteniamo così lontano e diverso da noi anche se non sempre lo è…

guardare al contrario

Pagina dell'albo: gli abitanti dei due mondi, a testa in giù, suggeriscono "Ogni tanto puoi guardare al contrario!"

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